domenica 28 giugno 2015

Non sarebbe male

C'ho cinquant'anni. Non sono arrivato a mezzo secolo per rimangiarmi tutto quello che ho fatto, detto, pensato. Se fossi un politico mi verrebbe in automatico di pensare che non mangio merda. Ma invece non lo sono. Sono un anarchico. Anarchico a modo mio. Dico quello che mi pare e ne sopporto le conseguenze. Non giudico mai, ma un'opinione sugli altri me la faccio. Mi piace osservarvi mentre pensate di esservela sfangata , di avercela fatta. Perché c'avete due soldi da parte. Ma basta una bronchite curata male, una visita privata ad un medico specialista e i conseguenti farmaci che costano più dei diamanti sudafricani, che ecco che ripiombate improvvisamente nella falsa socievolezza di chi non vuole scivolare nello sciacquone della vita da solo.
Sono anni che studio il buddhismo e ho scoperto che è una filosofia interessante. Il solo sistema di pensiero che si è posto il problema fondamentale per l'uomo: vivere senza sofferenza. Tutte le altre religioni o filosofie hanno fatto della sofferenza lo scopo precipuo dei loro argomentare. Tralascio di entrare nei particolari. E non ti chiede nemmeno di credere ad un Dio. Il Dio dei buddisti è l'estinzione della sofferenza. Certo anche loro hanno un mucchio di credenze discutibili. Ma loro hanno una cosa che nessuna religione o filosofia possiede. Hanno lo zen. Lo zen, in pratica, è l'arte di prendere da una disciplina ciò che più ti serve, ciò che più ti può essere utile. Nessuno ci aveva pensato. Ma loro, gli orientali sì. Hanno una marcia in più perché ne usano una in meno o sono monomarcia. 
Oggi mi sono alzato tardi. Detesto alzarmi tardi, ma ogni tanto lo faccio. Devo lasciare un pò di autonomia di pensiero al mio corpo, al mio organismo. Non dovendo lavorare (per oggi), quindi, il mio corpo ha scelto di assecondare il non lavorare deep troat, fino in fondo. Io quando mi alzo accendo la tv su Rainews. Un mio possibile guru buddista (che non esiste perché non ne ho) avrebbe detto che sono masochista. Il corpo intorpidito, appena alzato, il cuore, i polmoni, il fegato, soprattutto, devono svegliarsi progressivamente e senza traumi. Altrimenti sono anni di vita in meno. Invece io stamattina ho messo su Rainews. Sul nastro trasportatore delle notizie, sul gobbo dell'emittente di informazione, scorreva la notizia che Tsipras avrebbe indetto un referendum in Grecia per chiedere al popolo se accettare o meno le richieste dei creditori, della Bce. In altre parole i greci stanno scegliendo di chi deve essere la mano del cappio che gli metteranno al collo. Tsipras mi sembra un politico d'altri tempi, uno che crede alle favolette  della democrazia che in un sistema economico capitalista ti consente delle scelte umanitarie. Io non ci credo. Non ci credo più. Già non credevo ai regimi cosiddetti comunisti che si sono rivelati alla stessa stregua di qualsiasi dittature. I guasti si vedono ora che questi paesi hanno la cosiddetta democrazia. Non vedevano l'ora di sottrarsi alle regole, che poi erano per la maggioranza, non certo per i papaveri che svernavano in confortevoli  dacie dorate , per fare affari. E così in un ragionamento circolare dove tutto torna, si ritorna al discorso iniziale. Nessuno la sfanga veramente. Alla fine  di tutto c'è la fine di tutto. Ma io dal buddismo ho appreso che nessuno muore mai veramente, tranne quelli che si sono illusi di aver vissuto perché si credevano più furbi degli altri. Questi mi fanno ridere fino alle lacrime. Ecco, io quando mi sveglio, respiro, sorrido, mi concentro. E sto lavorando su una qualche forma di stretching per la parte della concentrazione. Non vorrei finire per ridere persino di me stesso. Per quanto, non sarebbe male...