lunedì 19 settembre 2016

Settembre nero

Il 28 di agosto, Corsico, dintorni di Milano, ma anche Milano Ovest, ma anche Milano Centro, spazi per parcheggiare fruibili, vuoti  o semivuoti, traffico raro, strade sgombre, semivuote, puoi andartene in giro, in macchina ma anche , perche' no , in bicicletta e riconoscere i monumenti, gli scorci della citta' che normalmente avvolti nella cappa del traffico, nella calca della folla assiepata alle fermate di tram e bus o sottoterra, in metropolitana, disturbo sonoro e spaziale, che ti obnubila, puoi passare un'intera giornata in piazza Duomo e non renderti conto della splendida costruzione che hai davanti, perche' intorno hai la torre di Babele sparpagliata in piano. 

Prima settimana di settembre, non si parcheggia neanche un ago, posti vicino ai marciapiedi zero, traffico asfissiante, nella calura dell'estate che ancora dardeggia di giorno e di pomeriggio, ma il Moloch della produzione deve riprendere, il Moloch della crescita che non c'e', e tutti sono preoccupati, telegiornali, giornalisti ,giornalai, giornalai che fanno i giornalisti, giornalisti che dovrebbero fare i giornalai, imprenditori sedicenti tali, adetti ai lavori, venditori venditopi d'auto, sono preoccupati che ci sia un calo della produzione. Come se produrre beni e servizi sia l'unico progresso accettabile , infischiandosene del progresso umano e spirituale e del fatto che, magari, un po' di beni prodotti in meno facciano respirare un boccheggiante pianeta che affoga nelle plastiche e respira anidride carbonica espirando diossina. Intanto in giro c'e' un 'atmosfera agorafobica, tutti ancora in vacanza, in attesa dell'apertura delle scuole che per i piu' significa babysitteraggio aggratis...I parchi bellissimi enormi pieni di campi di calcio, di basket, di beach volley, da tennis, di percorsi sterrati per mountain bike e joggers, sono vuoti, deserti, tutti nei centri commerciali, tutti a comprare cose che gia' hanno in casa e quando vanno a casa scoprono che le hanno e le frustrazioni aumentano, ma no, ci si giustifica subito, ci si autogiustifica, la permalosita' consumistica dell'accettare, dell'accettarsi, in fondo le cose uguali poi non sono, le altre erano vecchie, ce ne volevano di nuove, uguali ma nuove, sembra la visione dei partiti che governano che sembrano diversi ma sono uguali, uguali ma diversi come doveva essere il Pci di Berlinguer, ricordate? Il Pci di Berlinguer dei film di Moretti, e invece proprio i figli di quel Pci , stanchi del pauperismo, stanchi che si dicesse che essere comunisti doveva implicare l'andare con le pezze al culo, sono diventati i grandi maestri del produttivismo, hanno preso i piani quinquennali sovietici, li hanno migliorati, messo in mezzo un po' di libera concorrenza, libera a parole, cosi, per confondere le idee, condito con un po' di flessibilita',istituito le domeniche lavorative obbligatorie, tanto dirigenti di partito, d'azienda, liberi professionisti dell'imbroglio legalizzato, ma quando cazzo mai andranno a lavorare di domenica, ci hanno convinto che in tutto il mondo tutti lavorano di domenica[ma quando mai, vedi in Germania],  sono quelli che vanno nei centri  commerciali a guardare un po' di fica, fra una polpettina svedese, una patatina Pai,un Martini con olivetta ogm, e possono poi andare in Tv a vantarsi di aver allargato lo spettro delle ore disponibili per la vendita dando posti di lavoro...che e' bello a dirsi ma le imprese prendono la gente che hanno e gli fanno fare formazione dall'uomo molla dei Fantastici quattro e li spalmano sulla griglia oraria mettendoli a lavorare di Domenica, ma non era il giorno del signore, una volta? Rassegnatevi, ora e' diventato il  giorno dei signori, di quelli che a lavorare di domenica non ci vanno, che invece vanno allo stadio a vedere la partita, poi a cena fuori, tanto i ristoranti sono aperti fino a tardi, di domenica, ebeh, rassegnatevi, ci sono categorie di lavoro che sono costrette a lavorare di domenica quando gli altri non lavorano, su su siate ragionevoli, si lo siamo, ma quanto sono pagate per il disturbo di lavorare la domenica? Va beh, cambiamo argomento perche' rispondere farebbe solo venire acidita' di stomaco.


Settembre a Milano arriva con il suo corredo di confusione, sono tutti nevrotici, incazzati, le vacanze sono finite ma sono ancora in vacanza il tempo e bello, quindi occupo lo spazio vitale che per tutto agosto e' stato occupato dagli stranieri, che non hanno soldi per andare in vacanza e per loro agosto tutti i giorni e' una domenica lavorativa, neanche sui navigli c'e' posto, tutti fuori in bici, ma bici da corsa in fibra di carbonio ultimo grido, per conservare la forma dell'estate, o a fare jogging, per conservare l'abbronzatura dell'estate, o di camminata veloce, per conservare il ritmo relax dell'estate, anche se di relax non c'e' n'e' stato, ma si sa noi italiani abbiamo una forte immaginazione, pur di fare invidia al prossimo siamo capaci di dire che siamo stati in Patagonia , uffachenoia, che era un deserto unico, chilometri e chilometri senza incontrare un solo essere umano, solo natura intorno, alberi, prati, animali, uccelli uccelli, prati alberi, animali, non lo dicono che in pratica stavano da Dio, Deus sive natura spinoziano da scomodare, ma lo lasciano trasparire, per vedere le facce d'invidia paonazza che monta, e invece magari sono stati a Rimini e ogni giorno si dovevano alzare presto per prendere lettino e ombrellone e andare presto a mangiare in albergo perche' la forchetta oraria del pranzo allinclusive se no chiudeva e restava giusto quella da mangiarsi, la forchetta oraria, appunto...e via cosi...

In macchina devi stare attento, a Milano, perche' dalla tranquillita' di agosto si passa alla gente che esce dai parcheggi da tutti i pizzi, spericolati, senza remore, senza frecce, devi guidare con mille occhi, se vai in giro a piedi evitare di essere calpestato da millepiedi, in bici devi evitare le insidie della strada e del naviglio, fuori sulla pista ciclabile con quei terribili cagnetti da compagnia che i mariti portano in giro per socializzare con altre donne  e tradire le mogli, hai perso le sicurezze spaziali dell'estate e dell'agosto di qualche giorno prima, ma quando sono tornati, ti viene fatto di pensare, come hanno fatto a tornare tutti in un giorno senza fare incidenti anche se incolonnati come quando erano partiti quindici giorni prima? No, i veri extraterrestri sono loro, ed ora hanno invaso il pianeta, i nuovi rettiliani, strisciano sull'asfalto della citta', strisciano davanti ai loro capi, strisciano davanti ad assessori e politici per un posto all'asilo nido comunale, strisciano per sedersi ai bar di sera e consumare una grappa in due standosene delle ore a raccontarsi bugie, sulle carriere dei figli, su come stanno bene e sono felici, su quanto guadagnano e che ora sono in vacanza, una vacanza lunga lunga-si, infatti, dietro l'isolato in pizzeria, si sente la stessa autoambulanza che sta passando di li, quando chiamano sullo smartphone-, eccoci qui, ancora oggi, a sognare l'Australia, o per meglio dire la sua scarsa densita'....

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