martedì 8 settembre 2015

La letteratura non serve a niente

Eccoci qui per dire quello che ci pare. A me e me. A volte uscire dall'autobiografia e' un merito, altre volte ti fa sfuggire il punto di vista che vuoi esprimere. E perche' lo devi far esprimere a un personaggio immaginario che ti assomiglia? Anche perche' tutti gli scrittori sono schizzofrenici e quello che dico e scrivo non sempre corrisponde a quello che penso , a come sono realmente. Ne' quello che scrive per me sono io. Ne' io sono quello che scrive realmente. Ecco la magia della scrittura. Chi non la capisce resti pure alle sue frasette fatte e ai suoi slogan da social network. Certo l'unione degli slogan puo' fare persino un discorso, come ben sa il nostro presidente del consiglio Renzi, ma gli slogan hanno le gambe corte, le ginocchia sifule. E' la scrittura che mappa completamente la tua anima e ipertrofizza le aree cerebrali. I muscoli servono per difendersi e per mostrare che non e' aria e quindi per tener lontani ignoranti scocciatori. Privarli di accesso alla tua persona. Ma nel loro non arrivarci, nel loro apparente disinteresse, si sforzeranno di cercare la chiave d'accesso a te. Ed e' proprio lo stimolo di questo sforzo che fara' di te un insegnante del pensiero, un insegnante di vita.Non c'e' bisogno di essere scrittori affermati, perche' la scrittura ti trovera', in un modo o nell'altro, non necessariamente in libreria, assecondando la mafia editoriale. Le scrittura e' intima, e' sessuale, la scrittura non ha sesso nell'essere sessuale.Ed ecco che leggendo e leggendo, qualsiasi cosa, senza pregiudizi, cosi come corro senza gareggiare , in mezzo alle campagne, e leggo i libri di chi di questa cosa ne fa un mestiere[e si vede perche' perdono naturalezza], leggo libri persino insulsi pubblicati in spregio all'Amazzonia,e cioe' senza alcun rispetto per le piante abbattute per la stampa. Ma c'e' da imparare anche e soprattutto dai libri brutti, serve a conservare la tua umilta', senza perdere la ybris dello scrittore. Non e' vero che la scrittura non e' per tutti, si puo' scrivere persino parlando, filmando, fotografando, facendo l'amore, facendo sesso. Gia' distinguere fra sesso e amore ti costringe a pensare se serva o meno un'interpunzione e come metterla sulla pagina e se coincide con un'interpunzione reale.
Passo le mie giornate a leggere e a pensare a quello che ho letto. Una vita binaria, si, perche' tutto questo lo faccio mentre lavoro, corro, vado in bici, faccio la spesa e persino a volte mentre faccio sesso. La qual cosa mi suggerisce che non e' del gran sesso. A volte faccio un video, fotografo, la mia voglia di esprimermi si irradia come raggi gamma esplosi da un supereroe del pensiero. Eppure nel voler dire al mondo quello che penso, nel voler esporre la mia weltanshauung, il narcisismo non c'entra. C'e' la voglia di avvertire agli altri di non compiere determinati errori. E poi pero' penso, a volte e' dagli errori che nascono i grandi ideali, le grandi scoperte. La penicillina e il viagra, ad esempio, nato da una ricerca su farmaci per il cuore. Per non parlare dell'atomo. 
Mentre i profughi siriani vengono scacciati dalla polizia ungherese e la Germania della Merkel si esercita nell'espiazione del suo perenne e storico senso di colpa, un gruppo di casalinghe italiane vuol manifestare contro l'imbolsimento di Johnny Depp. Ma non e' uno scandalo, facciamo una vita cosi piena di niente che persino queste improvvise febbri esantematiche sono il segno di un sussulto sociale mal diretto. Hanno deluso tutti, abbiamo deluso tutti e persino io non sono piu' quello di una volta. Quando invecchi vuoi vivere di piu, gli occhi desiderano quello che il corpo non puo' piu' sostenere, e non puoi vivere come un monaco Shaolin nel cuore dell'occidente. Non puoi sfuggire all'oblio delle sue droghe per i poveri: fumo, alcol, merendine, tv spazzatura, spazzatura differenziata. Per cui il corpo muore. Ti resta l'ipertrofia cerebrale. Ma che ci fai con quella in un mondo dove la letteratura non serva a niente?