mercoledì 9 febbraio 2022

Il teorema di Ofra Haza, diario di febbraio.

 Lunedì 7 febbraio è una data che ricorderò a lungo. Ero libero dal lavoro e rientravo a casa, in macchina, dopo aver fatto la spesa al Lidl. Dopo aver parcheggiato davanti al mio palazzo sono uscito dalla macchina per scaricare le sporte e subito mi sono accorto che si stava per scatenare una specie di tromba d'aria. Vento fortissimo, raffiche continue, che sollevavano foglie, polvere e detriti. Ero al centro della via dove abito, a Corsico, con la coda dell'occhio ho visto avvicinarsi in volo un oggetto, dapprima, in lontananza piccolo, poi mano mano che si avvicinava, più grande. Aveva le sembianze di un grande uccello in volo, di un rapace, di un gipeto, un gipeto scuro e gigantesco. E stava piombando sospinto dal vento proprio su di me. Io ho avuto un riflesso, per la mia età, insospettabile, ho lanciato per terra le sporte della spesa e mi sono tuffato in mezzo a due macchine parcheggiate in fila, davanti a me. L'uccello è piombato sulle automobili senza ghermirmi. Leggo troppi fumetti. Infatti non era un uccello o una creatura dell'inferno uscita da una storia di Dampyr. Era una fusoliera di metallo, contorta, enorme, che si era staccata, a causa della tromba d'aria, dal palazzo  alle mie spalle. Diavolo! Avrebbe potuto tranciarmi in due di netto...a giudicare come aveva ridotto le auto in mezzo alle quali mi ero tuffato. Due minuti dopo la fusoliera era al centro della strada e aveva interrotto il traffico. Un mio vicino napoletano, mi si è avvicinato, con le mani nei capelli. "Ho assistito ad un miracolo, putive murì". Io ancora sotto shock ho detto," voi napoletani vedete miracoli dovunque". Ho avuto la freddezza di fotografare "l'avvoltoio monaco (gipeto) metallico con il mio telefonino, mentre alcuni vicini cercavano di spostarlo per consentire il transito alle auto in coda in attesa. Mille pensieri mi sono sorti nel corso della giornata. Il personaggio dei miei gialli, il Maresciallo Santoro, avrebbe detto:" come pugliese non posso non credere in Padre Pio. Specie quando sono in pericolo o sono malato. In questo senso sono un italiano medio, un uomo medio". Poi nel corso della giornata ho pensato a Ofra Haza, cantante israeliana fine anni '80( bellissima), che con la sua canzone in arabo Im Nin'Alu su base dance, ha capeggiato le classifiche musicali di tutto il mondo. Ha avuto una vita segnata da vicende incredibili: nell'87 cadde con un Cessna nel deserto e fu ritrovata viva, dopo giorni, unica superstite. Un miracolo. Nel 2000 muore di aids dopo essere entrata in coma. Ed ecco il mio teorema. Il teorema di Ofra Haza: Dio non ha piani per nessuno, semplicemente non era il mio momento. Ne' mi sognerei di fare il fico e dire che sono stato abile e atletico nel cavarmela nella circostanza. Ho avuto culo. Ma nella vita frenetica che conduciamo non ho ancora realizzato del tutto, l'accaduto. Perchè bisogna andare avanti, ci sono le bollette da pagare e il lavoro mi attende. E io continuo a vivere mentre altri molto più virtuosi e utili di me, muoiono. E nessuno può farci niente. 

sabato 5 febbraio 2022

Diario di febbraio 2022

 Diario di febbraio 2022

Se n'è andata Monica Vitti. la ricordo come una grande attrice e una grande donna dall'intelligenza acuta e ironica. Un film su tutti l'ha resa grande ai miei occhi: "La ragazza con la pistola". Si dice che sia stata un grande amore di Alberto Sordi. Ma alla fine un'artista sposa il pubblico, sempre e comunque. Vive in simbiosi con il pubblico. Dipende dal pubblico molto più di quanto il pubblico dipenda da lui/lei. Sono pochi gli artisti puri, che creano a prescindere dai gusti del pubblico, anzi condizionandone i gusti. In ciò sta la grandezza. Ma poi ne vale veramente la pena? Vale la pena se fai quello che vuoi fare veramente e trascorri il tuo tempo facendo questo e vivendo di questo.

Ho dato un'occhiata a Sanremo. Si dice così per apparire un pò disincantati, non troppo coinvolti, sennò si corre il rischio di sembrare troppo nazpop. In realtà l'ho guardato distrattamente, un pò perchè ho rovistato tutto quello che potevo vedere su Raiplay, Ispettore Coliandro, Màkari, il commissario Manara. Un pò perchè i palinsesti delle tv pubbliche e private costituiscono la vera chiave del successo economico delle piattaforme che vendono film sulla rete. E un pò perchè stavo leggendomi un Tex, al contempo. Poi uno che lavora tutto il giorno, alla fine, vuol vedere qualcosa che gli piaccia sul serio o che lo distenda. Non che lo stenda! A quello ci pensa già da solo il lavoro. Se vogliamo Sanremo è un fenomeno di costume. Se vuoi capire l'andamento della nazione, guarda Sanremo. Sì, lo so, non è un bel guardare. Però qualche segnale interessante c'è. Mahmood e Blanco hanno cantato una canzone bellissima. Un testo che parla dell'inadeguatezza dell'amare e di come appartenga a diverse generazioni e a diversi sguardi antropologici. Che fossero tra i primi in classifica per la stampa, non mi ha meravigliato. Ma che il pubblico gli tributasse un gradimento altissimo, mi sorprende. E al tempo stesso non mi sorprende. Perchè, lentamente ma inesorabilmente, anche l'Italia sta cambiando. Tanto che le enormità omofobiche e razziste balzano agli occhi proprio per questo. Poi anche Elisa è straordinaria. Molto poetico, il testo della sua canzone. E non si può certo dire che sia un'artista nazionalpopolare. Eppure è lì tra i primi in classifica. Ma su tutte ho apprezzato la canzone di  Massimo Ranieri. "Lettera al di là de mare". Una canzone sull'immigrazione. Il testo parla di un migrante napoletano che viaggia in cerca di fortuna verso l'agognata America. In fondo siamo tutti migranti, dico io. Basta cambiare strada per non incontrare qualcuno o qualcosa che detesti, che già è una piccola migrazione. O persino se cambi medico. Se vai via dalla tua terra però è diverso. E' come l'amputazione di un arto. Non c'è male anche i comici. Zalone è un genio. Ampiamente sottovalutato e snobbato dai critici di sinistra, non ne capiscono la grandezza. Ha preso in giro l'ipocrisia di chi grida all'omofobia vergognandosi di andare poi a trans. Straordinaria la presa in giro dei rap delle ultime generazioni, che invece che venire dai ghetti, come gli afroamericani, vengono da tranquille e paciose e facoltose famiglie borghesi. E fanno soldi parlando di disagi e povertà. Fiorello invece ha preso di mira i no vax. Col braccio che si agitava ogni tanto, perchè i "poteri forti" lo richiamavano all'ordine. Poi concludo sempre le serate con un bel fumetto. All'insegna della leggerezza. Sanremo. Per molti anni non l'ho guardato e forse nei prossimi anni non lo guarderò. Se avrò voglia di guardare altro o do meglio da guardare.  Ma non l'ho mai usato come discrimine ideologico. Francamente mi sembrerebbe un pò infantile. O forse un modo un pò immaturo di volersi distinguere dalla massa. Ci si distingue dalla massa senza fare alcuno sforzo. Basta essere se stessi senza pretendere di balzare all'occhio per la propria spiccata individualità. Certe cose rendono troppo popolari, poi, alla fine.

Un giovane stagista è morto il giorno prima della sua conclusione della sua esperienza. Colpito da una barra metallica durante alcuni lavori di carpenteria. Già non si dovrebbe mai morire di lavoro. Poi non si dovrebbe morire di lavoro a 18 anni. Dopo che ti pagano due dita negli occhi per fare otto ore...e gli anziani tuoi colleghi ti scaricano addosso tutto il lavoro possibile, che loro non riescono più a fare, perchè non ce la fanno più. Resteranno al lavoro fino a 70 anni e con le pensione non ci pagheranno i medicinali. E gli stagisti o moriranno prima o non avranno mai una casa propria. Però parecchi dell'una e dell'altra categoria, scendono in piazza contro il vaccino.