venerdì 5 febbraio 2016

New age

Una domenica pomeriggio, con Giuly, andiamo ad un'incontro new age. Ora, dovete sapere che io sono uno scettico di natura e che non solo come San Tommaso devo vedere per credere ma mi arrogo il diritto persino di capire, per poi eventualmente, credere. E anche quando sono sul punto di credere, lascio una riserva mentale che mi consenta, al limite del mio sforzo di fede, una virata verso gli scogli piu'sicuri e fermi del raziocinio. Ma sono anche dell'idea che la  fede cieca e assoluta nell'evidenza scientifica, sia al contempo qualcosa di presuntuoso e lo trovo altrettanto sbagliato, altrettanto fanatico come la fede in qualcosa di intangibile. Insomma io sto nella linea grigia dell'osservatore, a meta' fra il sapere scientifico e quello ultrascientifico.
 Ci incontriamo sotto casa di Giuly, lei sta fumando , vedo la cenere pendula della sua sigaretta restare in equilibrio senza polverizzarsi nonostante sia bella spessa in cima alla sigaretta. Come viatico al pomeriggio paranormale, non c'e' male. Salgo in macchina con lei e andiamo verso via delle Forze Armate, un'arteria lunghissima che taglia tutta la parte ovest di Milano arrivando fin quasi al centro. Parcheggiamo nei pressi di una banca e manca ancora un po' di tempo. Giuly tira fuori lo smartphone e mi chiede di ascoltare una registrazione, sono parole in liberta' di una conversazione fra lei e il suo compagno, un decennio piu' giovane di lei. Il tipo, che chiameremo convenzionalmente Peppino, perche' la vulgata napoletana inconfondibile che caratterizza il suo eloquio mi fa propendere per questo tipo di nome defilippiano, meta' in italiano ma con frequenti intercalari partenopei . Mentre ascolto la conversazione registrata nello smartphone, siamo in macchina davanti ad un bar di Baggio, questo popoloso quartiere periferico ad ovest di Milano, o di Paperone, parafrasando il titolo di quel famoso film comico di Nuti, ad ovest di Paperino. Se per Paperone intendiamo il vecchio ma sempre attivo Berlusconi. Peppino ci sa fare mica da ridere , con la chiacchiera e il leit motiv della conversation verte , udite udite l'originalita' della cosa, sull'amore e sul fatto che Giuly vuole tutte le certezze di questo mondo e l'esclusiva assoluta, se cosi possiamo dire-si possa usare o meno scrivere cosi poco importa da quando il grande Jack Kerouac ha sdoganato e liberato la lingua dalla grammatica e dall'analisi logica-riguardo all'essere amata, all'essere considerata l'unica, invece che , come lei teme, primus inter pares, la' dove per pares si intende un folto nucleo di amanti e spasimanti a vario titolo. Al contrario di quanti puristi della lingua possano credere o di quanti parrucconi d'universita' si sforzino di dire, beh, il parlato in generale e  di quest'uomo, in particolare, e' una pagina di letteratura. Mi sarebbe piaciuto filmarlo, perche' il corredo di tic facciali, gesti, mimiche corporee, avrebbe rappresentato una pagina di teatro spontaneo vivente da far impallidire un bel po' di divetti del cinemateatro europoide.
-Giuly, adda capi 'na cosa, tu ti fai troppe seghe mentali, nel momento in cui vuoi percepire se c'e' dell'altro nella vita del tuo partner. Pecche', cosi facendo, non ti godi la fortuna di amare. Pecche', adda capi, Giuly, che amare , al giorno d'oggi, e' una vera fortuna. E tu ti privi di questo privilegio perche' pensi che nella vita del tuo partner ci siano altre donne? Kiste e' un vero spreco, santamaronna, uno spreco che io personalmente non farei, godendomi ogni santo momento della grazia ricevuta di amare qualcuno piu' di me stesso. Ma ti rendi conto di quanto tempo e di quante energie sprechi in tutto questo?
Beh, signore e signori, una pagina di teatro, e siccome io sono in quelle linea grigia che separa Freud da Jung, vale a dire il sesso misura di tutte le cose e la spiritualita' che supera il sesso misura di tutte le cose, sono portato a credere che il discorso di Peppino sia una specie di cubo  di Rubik, , nel senso che alla fine devi per forza svolgere delle sequenze precise per poi finire il lavoro e che se magari ti perdi a rigirare il cubo in attesa di scovare un'altra strada, corri il rischio di perdere di vista lo scopo finale. Ma parliamoci chiaro, e' anche un discorso ruffiano mica da ridere, perche' alla fine lui non nega ne' ammette che magari qualche geisha in giro ce l'abbia. E il punto di vista di Giuly io lo capisco, tutte le donne vogliono l'esclusiva, sessuale e spirituale. E questo senza essere femministe. Ma quando si ama al cuor non si comanda e in fondo a Giuly quel che rode e' il fatto che a sua volta, pur avendone la possibilita', e' cosi innamorata di lui, che snobba la corte di un bel po' di boys men che sottotrentenni. E in fondo e' questo che le rode, che non riesce ad andare con qualcuno di loro, cosi come immagina, perche' non se ne ha la certezza[ ma lasciare il dubbio e' il segreto friccicante di una relazione sana] che invece faccia Peppino. Non di andare con Boys, inganni della parola scritta, ma geishe. Poi chi lo sa, in tempi arcobaleno, tutto e' possibile. Ma si aprirebbe un altro capitolo, che io evito di insinuare come dubbio, anche perche' persino la piu' avveduta delle donne maestre di finzione, non potrebbero accorgersi che un uomo ad un certo punto della propria vita, decide di andare a vela e a motore.
Scendiamo dall'auto e a piedi facciamo due passi su via Forze Armate.
-Sono fregata, dice Giuly, perche' io lo amo e mi devo tenere i miei dubbi. E soprattutto perche' lui ha ragione. Ho cinquant'anni e si vive una volta sola. Se continuo cosi non riusciro' a godermi la grazie dell'amore. Io annuisco. Diavolo di un napoletano, ne sanno una piu' del diavolo. Dagli dei libri da leggere, lasciaglieli shakerare con la sapienza partenopea, l'eloquio sciolto dei quartieri spagnoli, che eccola, davanti ai nostri occhi, una chiara manifestazione del paranormale. Che poi confina perfettamente con il paraculo. Ma questo attiene sempre vieppiu' al mio stare in mezzo.

Facciamo due passi a piedi e li vicino, sempre sulla mitica Forze Armate, nome che riecheggia di sovietismo ante litteram, ad un certo punto c'e' un ingresso a vetri. Entriamo e il luogo, per la verita' un po' angusto, e' stracolmo di persone. La maggior parte delle quali sono donne dai trenta in su. Ma anche alcuni uomini, alcuni dei quali molto in la' con gli anni. Molti sono seduti alla birmana e dentro c'e' odore di incensi profumati, un tavolino con dolciumi presumibilmente alla soia, perche' nella filosofia new age la soia deve sostituire il latte vaccino e pecche' , avrebbe detto a questo sacro punto Peppino, ogni scarrafone e' bello a mamma soia, parafrasando...Intorno ai tavolini due dolci donzelle ci salutano calorosamente, come seguaci della setta di Thulsa Doom in Conan il barbaro, prima di chiederci l'obolo per la manifestazione. Saranno presenti due scrittrici che comunica direttamente con entita' cristologiche, meglio conosciute come angeli e un esperto di suoni nonche' maestro di musica, che accompagnera' gli interventi delle medium, con un corredo di struenti e suoni mutuati da sciamani e antiche civilta' scomparse. Devo dire che tutti coloro che mi conoscono in questo momento mi stanno immaginando come il classico pesce fuor d'acque, sottovalutando le mie capacita' camaleontiche e anche , perche' no, una buona dose di accondiscendenza a tolleranza verso qualsiasi forma espressiva. Io non credo in niente, proprio per questo posso ascoltare tutti. pagato l'obolo riusciamo a sederci e subito ha inizio la manifestazione. La prima ospite e' una signora di mezz'eta' che asserisce-ma perche' il linguaggio a volte sembra offendere?-di essere in comunicazione con un angelo chiamato Uriel che le si e', diciamo, manifestato, ad un certo punto della sua vita. E si scusa anticipatamente se magari mentre parla potra' sembrare fuori di se' , ma e' perche' Uriel senza avvisarla interviene nelle sue frequenze e parla attraverso la sua bocca. Ed  e ' sul "mentre parlo potro' sembrare   fuori di me" mi sento gia' di inaugurare il corredo delle mie battute interiore che serbero' per tutto l'evento dentro di me. La signora , una bionda occhiali a fondo di bottiglia, comincia a raccontarci che sta arrivando una nuova era, [che a me mi viene fatto di pensare, beh, se "era" vuol dire che gia' c'e' stata ed accade sempre, che per quello si chiama "era", poi taccio persino  il mio  pensiero interiore]. 
La signora che chiameremo convenzionalmente, Franca, si dilunga nel dirci che arrivera' un epoca di prosperita' dello spirito, che l'uomo senza spirito non puo' vivere[ e certo, senno' la gente come Maurizio Crozza come farebbe a campare?] ed ecco che ad un certo punto sembra entrare in trance e cambiando tono di voce comincia con una serie di invocazioni. Le parole le escono fluide ma al tempo stesso dal significato oscuro[ deve essere Uriel, non puo' essere diversamente , lo aveva detto. Solo che non sembra fuori di se', sembra MOLTO piu' fuori di se' del solito]. Parla dell'avvento di un nuovo mondo, dell'avverarsi di cio' che dicono i maestri, che cio' che hanno vissuto i maestri ha avuto importanza [tutto un corredo di questioni il cui significato potrebbe essere candidato al premio Nobel dell'incompresibilita']. Mentre lei parla, o meglio, Uriel, parla[speriamo che a nessuno venga voglia di chiamare cosi un 'acqua minerale],parla, alcuni pregano, congiungono le mani, chiudono gli occhi. Il mio io e' diviso fra rispetto e derisione, vivo in diretta una sorta di schizzofrenia. Ma alla fine prevale il rispetto e lascio il dileggio nelle parentesi dei miei pensieri. Al termine un fragoroso applauso accoglie queste sue esternazioni. Di Franca e di Uriel. A questo punto tocca al maestro, un tipo smilzo, pelato, dall'aspetto ieratico, vestito di nero. Interviene con una serie di strumenti a percussione che sembrano vasi di metallo, mixati con strumenti elettronici ma anche con basi che vengono fuori da pc portatili e ci invita a meditare chiudendo gli occhi. Sono sicuro che Peppino, essendo dei quartieri spagnoli, ne chiuderebbe uno, tutt' al piu', abituato com'e' alla diffidenza perpetua, che penso sia l'unica religione in cui creda . Ma in effetti devo dire che la musica mi rilassa e , come ha detto nella piccola prolusione ante pezzo musicale, le vibrazioni che "rilascia" nell'etere vanno come a rilassare la mia muscolatura, tanto che sto quasi per addormentarmi. Ma non mi succede , come molti racconterebbero , di aver sognato mondi lontani , ne' di aver visto rettiliani o Ufo, mi sovviene che magari ho lasciato la mia macchina in zona rimozione. Un pensiero tutt'altro che spirituale. 
A questo punto c'e' un intervallo con un break e un po' tutti si avvicinano al tavolo per gustare i biscotti alla soia, i mandarini  e te' o caffe' lungo. Posso cosi vedere il popolo new age. Molte donne, alcune con un'espressione dolce e semiaddormentata ma senza alcuna traccia di una certa indolenza tendente alla lascivia sensuale. Chiacchierano allegramente con Franca e anche io ci chiacchiero, chiamandola signora. Lei mi schernisce bonariamente chiedendomi di darle del tu e di chiamarla Franca. Mi racconta un po' la sua storia, dice che e' un ex psicanalista e che ad un certo punto nel suo cammino ha incontrato Uriel. Ovviamente la mia domanda e', perche' a me non mi capita mai di incontrare entita' cristologiche mentre resto relegato ai miei cristi e madonne invocazionali per dileggio? Devi aprire il tuo cuore, dice Franca. Ed e' la prima risposta che mi colpisce della giornata. Perche' non e' quello che dice, ma come lo dice, che mi fa capire che l'intento della persona che lo dice e' buono.Ci rifocilliamo poi si riparte con il secondo intervento. Gli ospiti di rilievo sono seduti alla birmana su un grande tappeto e di fronte molti prendono appunti o filmano, anch'essi seduti sul tappeto. Dietro ci siamo noi che per eta' e complessioni alla birmana proprio non ci possiamo sedere. Lo"sciamano" racconta delle vibrazioni e di come esse incidano su persone o cose e cita gli studi di un giapponese che ha fotografato al microscopio le reazioni delle gocce d'acque e le forme che prendono all'ascolto di diverse musiche, dimodoche', dice, c'e' la prova che la vibrazione e' l'essenza primordiale da cui siamo composti e che noi stessi siamo una vibrazione e che delle vibrazioni non possiamo farne a meno. Io osservo alcune signore che siedono estaticamente davanti a lui e non posso fare a meno di pensare che fra le tante vibrazioni di cui alcuni non possono fare a meno ci potrebbero anche essere quelle dei vibratori. Mi vergogno un po' di aver pensato questo , deve essere la mia natura maschilista a suggerirmelo, oppure la sola assonanza della parola vibrazione che , essendo di per se', una vibrazione a sua volta, una vibrazione, diciamo, procugina delle vibrazioni di cui si parla, fa anch'essa parte dell'universo.O no? Anche perche' se all'universo ci togliamo le cazzate , ci restano solo le cose serie. Ma la situazione si aggrava quando lo sciamano dice , potremmo morire ora e sarebbe bellissimo, perche' andremmo a incontrarci con l'energia da cui proveniamo. Sono l'unico che fa il gesto apotropaico che la circostanza richiede portando le mani, tutt'e due , sul cavallo dei pantaloni. 
Il pezzo musicale che segue, con strumenti che gli sciamani usavano per produrre vari tipi di suoni, le cui vibrazioni servivano a guarire vari organi interni, ha un qualcosa di divino. Mi rilassa enormemente e mi fa immaginare di guardare attraverso l'acqua e il fondo di un bicchiere. Sono impressionato. Applauso finale e si passa al terzo ospite. Una bella signora bionda , una milf veramente affascinante che con eloquio spedito e sciolto ci parla delle sue conversazioni con Emmanuel, altra entita' cristologica. Anche lei parla dei maestri spirituali, fra i quali Gesu', Buddha, Ghandi [Maometto non e' citato] e di come avessero previsto l'avvento di una nuova era [pure lei]. Emmanuel, dice la signora che chiameremo convenzionalmente, Ada, ci invita pero' a prepararci all'avvento di quest'era di bonta' e beatitudine. Dobbiamo purificarci mondandoci dei peccati piu' comuni, dell'odio, dell'invidia, della violenza e della pigrizia. Ed e' a quel punto che mi viene fatto di pensare , ma fra queste persone, sia il "notabilato" degli ospiti che ci parlano che quanti li ascoltano e la chiesa cattolica, qual'e' la differenza? E qual'e' la differenza fra queste riunioni new age e una messa? La domanda che pongo a mezza voce a Giuly restera' inevasa. Perche' e tardi e dobbiamo togliere le tende. E cio' avviene proprio mentre lo"sciamano" attacca a parlare degli extraterrestri. E io decido che cosi tanta new age in un solo pomeriggio, puo' bastare.