sabato 1 settembre 2018

L'estate del 2018 parte tre

Serata a cena da amici, vicino a dove abito ad Ostuni. Io vivo a Corsico ma Ostuni è casa mia. Ecco tutto. Porto un paio di bottiglie dei miei vini preferiti: Negramaro e Primitivo. Invitato da Marco Pera e Tiziana Giangrande. Special guest Anna Dargenio. Me la ricordo Anna Dargenio, da ragazzo: le andavamo tutti dietro. Poi si è fidanzata con uno di noi e ciccia. Poi si separerà. E come spesso succede gli amici di un tempo ecco che si rifanno avanti. E' ancora una bella figliola, ma io sono impegnato con una Venezuelana che mi ha detto un giorno che se la tradisco me lo taglia. Te taglio l'uccello, ha detto, zac. Lei parla tutta così, per onomatopee. E io sono troppo appassionato di uccelli, figuriamoci, ero un membro della Lipu e facevo birdwatching, da ragazzo. E poi ci tengo particolarmente al mio, di uccello: ci sono affezionato, ecco. Marco Pera è un mio lettore appassionato, uno dei miei lettori più appassionati, ha letto tutti i miei libri. E' un lettore, una merce rara di questi tempi. Tanto che acquista tutti i libri che io consiglio di acquistare. Una volta ha scritto su Facebook:" evitate Nico Cordola, fa comprare troppi libri".  Un lettore così, chi non lo vorrebbe: dice che sono uno scrittore cinematografico, filmico, che leggere i miei libri lo rilassa e che si immedesima nelle situazioni. Chi non lo vorrebbe un lettore così. Henry Miller una volta ha detto che lui avrebbe scritto un libro unicamente per un solo lettore, se lo avesse ritenuto necessario, in forma di lettera! Che grande uomo, che scrittore maiuscolo!
Suono al 17 di viale Aldo Manunzio , prendo l'ascensore con una signora e una tizio ipereffeminato al limite del gayo che ha tutta l'aria di esserne il marito. Poi non è detto, fior di gay sono dei maschioni sovraesposti , quanto a mascolinità. Non si può mai dire. Sull'uscio della porta ci abbracciamo. Non con il gayo, che avete capito? Con Marco Pera e Tiziana Giangrande. Tiziana è andata  con me al liceo, qualche classe indietro alla mia. E' andata con me , a scuola, rettifico. E' intelligente, gran senso dell'umorismo, donna curvy d'altri tempi. Marco Pera è un corazziere di quasi due metri che una volta era nei carabinieri, poi s'è appassionato ai computer e si sciroppa 100 chilometri al giorno ad andare e 100 a tornare per andare a lavorare in una multinazionale informatica da qualche parte nel barese. Dopo i convenevoli ci sediamo a tavola su questa bella terrazza che ti fa pensare che si potrebbe vivere tutta la vita  lì, con vista parco, estate e inverno, a leggere, mangiare e aspettare l'alba, senza la minima voglia di volersene andare in vacanza.
La tavola è ben imbandita, ma ancora devono arrivare i piatti, in attesa di Anna Dargenio. Ma cinque minuti dopo suonano al citofono. E due minuti dopo Anna Dargenio,  una specie di Renee Zellweger più matura, appare sull'impiantito mattonellato della terrazza. Ci salutiamo con affetto , ricordando i tempi passati. E' proprio una Bridget Jones poco più che quarantenne, visto che pennella  su facebook dei post diaristici che mettono in scena in modo esilarante i tratti nevrotici , comici e divertenti di una generazione poco rappresentata in opere d'arte come libri e film. Io la seguo con divertimento. A volte è davvero buffa, e il suo umorismo è la causa principale per cui non si fidanza da tempo con nessuno: almeno ufficialmente. Il senso dell'umorismo, signori e signore, sappiatelo, specie in una donna, mette gli uomini a disagio. Nessuno vorrebbe essere sapientemente e sarcasticamente sezionato di fronte ad una propria défaillance. Nemmeno se riuscisse a capire che una donna intelligente non darebbe davvero peso ad un episodio di questo tipo. Ma poi noi penseremmo, noi uomini, ad un episodio no, ma se dovesse ripetersi? Lasciamo perdere e concentriamoci sulla serata. Il mio esordio è tutto da dimenticare, nel momento in cui mi viene fatto di dire, io sono come realmente appaio su Facebook, parafrasando gli annunci delle prostitute. Perché tu leggi gli annunci delle prostitute?, fa Anna. Apriti cielo, come infilarsi in un cul de sac e il mio solito sac di cul, penso...
E insomma per saponettare via da quella situazione per poco non affondo ancora di più. Meglio tacere. La pezza a colori delle ricerche antropologiche per i personaggi dei miei libri non sembra essersela bevuta nessuno. Nemmeno Marco Pera.
La serata scorre piacevole e trattiamo ogni genere di argomenti, ma chi sa come mai quelli più pruriginosi la fanno da padrone. Elenco degli argomenti trattati:
1) Non sono razzista ma i neri non mi piacciono come uomini e non voglio essere trattata da razzista per questo (questo l'ha tirato fuori la Dargenio) . Sotto argomento, non è vero che i neri sono più dotati come misure penieni dei bianchi , è solo che hanno l'attaccatura peniena più in alto. Ci sono bianchi di fronte ai quali  i neri impallidiscono, prendi Siffredi , 23 centimetri (io). Ma come fai a saperlo, c'è un metodo per misurarglielo sullo schermo? Sono le sue misure ufficiali di pornoattore, dico. Comunque  , ad occhio e croce ci dovremmo essere, dico. Altro cul de sac.
2) 50 sfumature di grigio è un bluff oltre che letterario sul piano della descrizioni delle cosiddette descrizioni sessuali, esiste un libro scritto nel '700 dal marchese De Sade Le 120 giornate di Sodoma che comprende un elenco dettagliato in termini di narrazioni particolareggiate che sono ancora oggi alla base degli studi psicanalitici , che, tra l'altro , ricollegano ai miti greci. Me lo compro, dice Marco Pera. Poi non dire che ti faccio spendere soldi, dico io.
La conversazione fugge sagace attraversata da sapidi piatti di orecchiette con pomodorini e cacio ricotta e tonno alla piastra, con antipasti vari di ottima fattura, di carote e fagiolini secondo il suggerimento nutrizionista cromatologico dei cinque colori.
Un inframezzo in cui Marco racconta di questa sua abitudine di andarsi a comprare il vino da Manduria, il mitico primitivo, in nome di un ricordo di suo nonno, che durante la sua infanzia se lo portava appresso a comprare lo stesso vino in una cantina "di comunisti", antecedendo quella sua visita con la farse" io odio i comunisti, ma sanno fare il vino", ci delizia le menti dopo che c'eravamo deliziati i palati.
Ma continuiamo con gli argomenti trattati:
3)Camminare scalzi fa davvero bene (ma a me fa schifo , sempre la Dargenio)
4) Malena è stata la prima in assoluto a farsi riprendere mentre faceva un doppio anale in un film...e questo è Marco Pera.
5)Facebook è meglio di un manuale di antropologia, riesci a conoscere le persone nella loro reale essenza umana ed esistenziale.
6) Il Tao del dragone è un bellissimo libro di filosofia di Bruce Lee, ma , sembrerà paradossale, a me non piacciono le arti marziali. Mi piace il loro spirito. Il che non vuol dire che farmi spaccare la faccia dopo i film di Kung Fu doppiati fuori sincrono negli anni ottante al cinema Roma dei tizi fossero sistematicamente autorizzati e rompermi il setto nasale. Non oso immaginare cosa avrebbero potuto rompermi dopo un film porno.
7) Yuoporn.
Bene, direi che la serata è stata ghiotta culturalmente. Certo c'è anche un modo ironico e colto di parlare di certi argomenti, non volgare e non  precisamente pruriginoso, ma da che mondo e mondo, si sa, tutto ruota intorno al sesso. Del resto è così che siamo nati, no?
Tiziana sorride sorniona, mi conosce bene e la sua ironia sarcastica non cessa a notare la sfumatura, sulla quale le chiedo sapientemente di sfumare, quando, tornando per un attimo sull'argomento iniziale: annunci hard su internet, a me scappa di dire alla Dargenio, davanti al suo reiterato stupore, ma perché avevi fatto un pensierino sul sottoscritto. Ma poi ci guardiamo negli occhi, la Dargenio distratta e soprassediamo. Mauro anche è un'amabile conversatore e mostra interesse quando gli parlo dei libri di Nicolai Lilin. Gli dico che l'ho conosciuto e che gli ho venduto alcuni armadi. E che è arrossito quando gli ho detto che ho letto i suoi libri e che mi erano piaciuti. Ma ho omesso di dirgli che non mi piacciono le sue posizioni antislamiche tout court e il suo nazionalismo russo.
A fine serata facciamo un resume degli argomenti trattati. e ci vergogniamo un poco. Ma dura solo una frazione di secondo. Poi assaggiamo tre tipi di rosoli fatti da Marco Pera e sono davvero deliziosi. Come delizioso è il loro feeling, il feeling con Tiziana, che dura ininterrottamente da 25 anni e una figlia dodicenne di mezzo, cui Marco ha trasmesso il morbo della lettura. Ce ne fossero di 'ste malattie. Ci sarebbero meno bambini schizzati e più adulti consapevoli. O folli. Che sarebbe comunque più divertenti di questi savi guru dell'economia dalle vite regolarissime che non sono stati in grado di prevedere tre crisi economiche mondiali.



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