mercoledì 16 marzo 2022

Diario di marzo.

 Mi mancano venti minuti prima del lavoro all'Ikea. In questi giorni su 4 clienti 3 sono ucraini. Arredano case per parenti profughi. Non parlano della guerra e non cercano solidarietà. Hanno fretta e basta. 

Sono uscito a camminare ed ho incontrato Carlo Marx. Chiamo così un vecchio con la barba bianca e gli occhiali. Anche lui cammina tutte le mattine. Solo che lo fa scalzo. In tutte le stagioni. Dice che la cosa lo tiene a stretto contatto con la terra. Così si ricorda di non volare troppo coi pensieri. E' un vecchio simpatico. Ma non parla molto. Ha già parlato abbastanza. E sa che gli umani non ascoltano. Lo capisco io quando vendo un armadio. Devi ripetere le cose cento volte. Siamo abituati allo  zapping televisivo per non avercelo anche del pensiero.

Sulla guerra dico poche cose. Chi mi conosce sa che sono pacifista. Sono stato anche presidente del movimento per la pace, dalle mie parti in Puglia, quand'ero praticamente in fasce. Sottolineo solo che noto che c'è una gran voglia di menar le mani. Specie negli uomini. Specie in quelli che hanno smesso di menare la mani alle donne. Traduco dal mio dialetto d'origine: non vuol dire picchiare, quest'espressione ha un significato più libidinoso.

 La guerra deve finire. Ma io non mi schiero nè con la Nato nè con lo Zar. E chi alimenta il conflitto non fa altro che tifare per la morte. Da entrambe le parti. Zelensky ha detto una cosa ragionevole. Gliene do atto. Ha detto che l'Ucraina non può far parte della Nato. L'avesse detto prima non sarebbe nato questo conflitto? Non lo so e non credo. Ma così si mette fine alla sofferenza del popolo ucraino. I ricchi ucraini si sono già pagati residenze all'estero. Chi resta sono i poveri e gli idealisti. Naturale, anch'io difenderei la mia casa attaccata. Ma lo farei in silenzio e per me stesso e per la mia famiglia. Ne' per Zelensky, nè per la Nato, nè per far prendere voti ad Enrico Letta. Uno che si mette l'elmetto per paura che gli sfugga qualche idea intelligente! L'Italia ripudia la guerra. Articolo 11 della costituzione. La guerra è un affare e Zelensky, le armi che gli stiamo inviando, le sta pagando. Lo ha detto lui stesso. Tutti questi politici che vogliono menare le mani, perchè non fanno un corteo e non vanno a Kiev? Perchè non si mettono in mezzo ai due eserciti e non fanno cessare la guerra? Perchè non vogliono. Questo è un modo intelligente e bellico di fermare la guerra che sta uccidendo, come sempre, solo i poveri. Chi alimenta il conflitto è complice di Putin. Io penso questo.

Piedi a terra...come Carlo Marx...



Nessun commento:

Posta un commento