giovedì 7 ottobre 2021

Diario di Ottobre

 Diario di ottobre


C'è stata un'altra riunione di condominio. Io odio le riunioni di condominio. Mi fa capire che tipo di persone siano la maggioranza delle persone.Gente che non la pensa come me . E mai la penserà come me. Si è votato per la nuova impresa di pulizie. C'era da scegliere tra due preventivi pressochè identici. L'amministratore ha parlato delle due ditte. Come ha fatto il nome del titolare di una delle due ditte, Mohamed non so che cosa, Battiato, il condomino brizzolato segregazionista ( mammamia quanto sono politically correct) con l'orecchino, soprannominato da me così perchè “curava” l'egiziano delle ditta precedente e diceva che non lavorava (il pezzo più famoso di Battiato si intitola La cura), ha cominciato a sbraitare dicendo assolutamente no. Bisognava votare per l'altra ditta il cui titolare aveva un nome italiano. Anche il bulgaro che abita qualche piano più su del mio ha detto la stessa cosa. “Prendere italiani” ha urlato. Hanno votato tutti per la ditta del titolare italiano. Io mi sono astenuto, meravigliando tutti perchè non sapevano che ci si potesse anche astenere. Poi si sono accodati a me anche altri. Strano ma vero. Poi l'amministratore ha aggiunto che i dipendenti della ditta dell'italiano erano tutti romeni. Sto ancora ridendo. Il bulgaro era caduto dalla padella nella brace. Battiato ha digrignato i denti. D'altra parte se nessun italiano vuol più fare lavori di bassa forza, che si può fare? Dove lavoro, la ditta che si occupa di pulizie ha dipendenti egiziani, peruviani e filippini. 


Ho prenotato un libro alla biblioteca centrale di Corsico: La capanna dello zio Rom, di Andrea G. Pinketts, scrittore che conosceva molto bene Milano e vi  ci ambientava le sue storie, mirabilmente. L'ho fatto online. Appuntamento per il ritiro. Quando entro in biblioteca dietro il plexiglass ci sono tre impiegate con la mascherina che mi chiedono il green pass. Dopo che sono entrato. Il libro ha una copertina plastificata.- Avete sanificato la copertina? Chiedo beffardo, com'è mia natura fare in certi casi. Casi come questo. Casi umani. L'impiegata appare spiazzata. -Non credo, dice. - E allora? Abbiamo fatto Oronzo, dico io parafrasando un'espressione presa a prestito dal mio dialetto d'origine. Vado  via ridendo a crepapelle  interiormente. Il colmo per uno scrittore amante de libri? Morire di Coronavirus a causa di un libro. 


Sto cercando di partecipare a dei concorsi letterari. Ma trovare un modello di file per cartelle editoriali, si fa prima a trovare un addetto alle pulizie italiano. Be', ci sta. Come dicono a Baggio. Ma anche a Bari vecchia, mi dicono. C'è da rispettare righe e caratteri, numeri precisi. Gli scrittori che riescono a stare nei limiti, delle due l'una: o hanno tutta la vita a disposizione per limare il racconto, aggettivo più aggettivo meno. Oppure sono raffinati matematici. E la matematica, per quanto mi riguarda, c'entra con la scrittura come una bicicletta con un salmone.

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