domenica 5 dicembre 2021

Diario dicembre 2021

 Diario dicembre 2021

Il Lecce ieri ha vinto. Per ora è primo in classifica. Del resto, Mourinho e company, poco mi importa. Una volta ho conosciuto un italiano che viveva in Svizzera, però del nord Italia. Mi disse che suo figlio teneva per il Lecce. Non c'erano origini o motivi particolari per tifare Lecce. Gli piaceva la squadra, i colori della maglia. Il tifo, quello bello è come il primo amore. Non si scorda mai. E suona sempre bene dirlo, questo il punto.

Sul comodino ho una biografia romanzata di Caravaggio. Un tipo sui generis. Vero artista. Attaccabrighe,  duellante, omicida e bisessuale, dipingeva per la chiesa mettendo ai santi facce da osteria. Un genio, nonostante tutto.

Il tempo atmosferico, da queste parti qui a Milano e dintorni, è nuvoloso, freddo e umido. Quando le cose devono andare secondo natura, be', è da segnalare. Dopotutto siamo a dicembre. 

Ieri sera tardi, in tv, ho scelto Supertennis. La Croazia ha battuto la Serbia nella semifinale di coppa Davis. Io tenevo per i serbi. Ho sempre tenuto per i serbi. Come quell'italiano in Svizzera teneva per il Lecce. Non c'è un vero motivo. Forse perchè non si sono mai veramente piegati a nessuno. Poi criminali, ma andiamo, da quelle parti lo sono stati tutti. Ricordo quand'ero ragazzo, seguivo il calcio alla Tv Jugoslava. Ho anche imparato un po' di serbo-croato. Direi che sono in grado di commentare una partita in serbo-croato. Oggi se mi ascoltassero  parlare in serbo-croato , nell'ex Jugoslavia, i croati capirebbero a metà e i serbi pure. Segno che un grande paese che non si era voluto piegare a Usa o Urss, dava fastidio ai potenti del pianeta.Smembrato ad arte. Ricordo la Stella Rossa di Belgrado, il team calcistico per cui tifavo, all'epoca. I campioni dei miei anni. Sestic, il Garrincha dei balcani. Una volta mentre il portiere stava per rinviare gli soffiò il pallone e fece gol. Bassino, tarchiato, driblomane all'ennesima potenza...il mio mito. Io quando giocavo al pallone non la passavo mai. Mi meraviglio di essere ancora integro fisicamente.. E' che mi sono ritirato presto. Poi c'era Dusan Savic, centravanti di sfondamento e gran colpitore di testa. Chissà che fine hanno fatto, lui e Milos Sestic. Ripeto, mi sono ritirato presto. Oppure , già all'epoca, ambivo a lavorare all'Ikea. E pensare che giallo e blu, i colori svedesi, sono gli stessi dell'unica squadra di calcio in cui abbia militato ( e con scarso successo): l'Ostuni sport. Quando dici che il tuo destino è scritto nei colori. Ultimamente ascolto radio Capital, specie di mattina, prima di andare al lavoro. Classici e notizie, cosa c'è di meglio? Quando passano le rubriche curate dai vari vip, metto su Radio Kiss Kiss. Del resto, come disse Jeff Gambardella ne “La grande bellezza”: “la più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare”. Come dargli torto? Io ne ho 56, che è 65 scritto al contrario. E già sto così. Buona domenica.

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