venerdì 24 giugno 2022

Diario, giugno 2022

 Diario giugno 2022

C'è un immagine, nitida che mi perseguita. Non ricordo se l'ho vissuta o l'ho sognata. Un giovane seduto in aereo che sfoglia un libro, uno di quei libroni di 1000 pagine che ha gli angoli di copertina e prime pagine rivolte all'insù, per l'usura della lettura e un segnalibro gualcito che viene spostato di volta in volta. Al suo fianco è seduta una giovane orientale , con occhiali rotondi, che sul tavolino che si apre dal sedile di fronte fa dei bellissimi origami. Non riesco a togliermela dalla mente. Mi manca tanto fare un viaggio lungo e leggere un libro lungo e infinito durante gli spostamenti in viaggio e di quando in quando dare un'occhiata ai miei vicini di avventura e vedere cosa fanno. Credo sia un'esperienza fantastica. Credo che sia il miglior modo di morire, se accadesse durante un viaggio con questi presupposti estetici. Morire d'estate, con una maglietta madida di sudore, mentre cerchi di capire dove voglia andare a parare l'autore del libro che stai leggendo, sfogliandone le pagine di carta, rigorosamente di carta, libro rigorosamente cartaceo, che assorba odori e umori dei luoghi che hai sin lì visitato...ca va sans dire...
Sto leggendo “Lo squalificato”, di Osamu Dazai. Un libro sul sentirsi asociali per aver maturato delle proprie opinioni su tutto. Persino i giovani marxisti delle riunioni clandestine, a quel punto, ti sembrano macchiette che si atteggiano a rivoluzionari per moda. Se sei un tipo di persona che pensa queste cose, la società ti “squalifica”. Non puoi partecipare alla competizione sociale. Nessuno che non venga sin in fondo capito, può farlo. Nomino miei eroi preferiti questo tipo di persone.
Scrivo contemporaneamente vari libri e la stessa versatilità la riverso sulla lettura di libri. Ne leggo molti contemporaneamente. Quando l'ho detto ad un mio amico mi ha risposto: e come fai, hai una scrivania piena di libri aperti? No, ho risposto, la scrivania e gli altri libri e questa storia di noi che parliamo, è dentro il libro che sto appena leggendo. L'ultimo, l'ennesimo.

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