lunedì 30 gennaio 2023

L'amaro lucano

 L'Amaro Lucano


Facevo la spesa al Gigante. Facevo lo slalom gigante col carrello al Gigante, in altre parole. Di solito vado al Lidl, ma ero capitato al Gigante. Boh, sarà stato per la mia sindrome di Davide contro Golia o per le omonime caramelle che al Lidl non vendevano, fatto sta che giro con il carrello in questo enorme supermercato che prende il nome dalle sue dimensioni, credo. C'era un addetto che stava caricando la frutta. Metteva la frutta nelle cassette e metteva le cassette negli scaffali pronti per la vendita. Notai che parlava da solo. Lui notò che io notai e mi sorrise. Sì, lo so, a volte mi succede. Quando senti che sei circondato da zombies. In che senso, gli chiesi. Barba folta, capelli lunghi, occhialini da vista , emanante un buonissimo odore di patchouli. Sì, perchè la maggior parte delle persone il prosciutto che comprano lo usano per foderarsi gli occhi, disse. L'accento era lucano, le considerazioni amare. Mi venne da definirlo un amaro lucano. Beh, ci sta, come dicono a Baggio, Milano Ovest, dove sono nati i rappers più importanti del paese Italia. Per esempio, continuò imperterrito, questa faccenda della guerra. Putin ha ragione, mi fa ad alta voce. Tre persone si girano e perdono di vista il loro carrello, per pochi secondi. Poi riprendono subito a tenerlo sotto controllo. Non me ne frego, mi ascoltino pure. Io non credo in niente di quello che mandano i telegiornali. Sono tutti venduti agli americani, dicono solo quello che gli dice di dire Biden. Mi fermo incuriosito ad ascoltarlo. Ma veramente credi nel sistema politico di Mosca, gli chiedo. Be', che differenza c'è? Lì se parli male del potere ti arrestano. Da noi il discorso è più sofisticato: ti uccidono socialmente, non fai carriera, resti tutta la vita isolato nell'anomimato. Peggio della galera. Beh, c'è del vero, faccio, in quello che dici, ma perchè sei così amareggiato? Sono laureato in fisica, mi fa. 110 e lode. Ho fatto tutti i concorsi che cristo creò. In questo paese vanno avanti solo i raccomandati. Ecco, io per esempio, sono una persona onesta, che crede nel merito, mi sono laureato con merito...ed eccomi andare al Cnr a Bologna, parlare con un tizio che ad un certo punto, mentre gli sto dicendo i mie titoli accademici, mi fa, ma lei conosce qualcuno a Roma? A Roma, dico, be' a Roma c'ho mia zia, capito, io proprio ingenuo, era anni fa, poi, aggiungo, ho degli amici. E lui, nessuno di questi amici lavora in ministeri? A Roma tutti lavorano in ministeri, no?, va be', lasciamo stare. Poi mi sono presentato in tutti i reparti di medicina nucleare di tutti gli ospedali milanesi. E tutti i dirigenti con cui ho parlato, la stessa storia. Uno di questi mi disse, ma lei com'è arrivato qui? E io, proprio ingenuo, gli dico, ho preso la metropolitana a Romolo, poi sono sceso a Piazza Abbiategrasso e di là ho preso il pullman. E lui imperterrito, lei non ha capito, come è arrivato qua? Tramite CHI? Insomma, un altro mi manda Picone. Io una volta ero anarchico, leggevo Bakunin, lui diceva che per essere liberi dovevi abbandonare persino la famiglia, poi mi sono innamorato di mia moglie. Io mia moglie la amo. Lei si preoccupa per me. Dice che  le mie manie di grandezza sono servite appena a farmi finire al Gigante. Sorrido alla sua battuta. Anche lui sorride. Ma Putin è un dittatore, dico. Vero, ma almeno è uno che detta delle regole e tutti le devono rispettare ed è il solo modo per avere equità fra le persone. La libertà all'umanità dà come risultante che emergono sempre i più furbi, i più arroganti e i più forti a fottere. Negli animali, per esempio, la legge del più forte la fa la forza fisica e l'abilità nel sapersi adattare all'ambiente, fra gli uomini la legge del più forte nasce da un consorzio di persone furbe che si mettono insieme al fine di coltivare i propri interessi a spese degli altri, degli onesti, dei fragili. Sembra il ritratto di Putin, dico. E di Zelensky, aggiungo. Ecco, vedi, dire questa cosa già ti pone in svantaggio, fa. Non mi preoccupo, dico, sono campione del mondo di gommone contro transatlantici. A quel punto arriva un tizio, deve essere un capo. Si rivolge all'Amaro Lucano. Che stai facendo, gli chiede. Rispondo io per lui. Mi sta aiutando a scegliere la frutta, dico. Ah, ok, dice lui. Ah ok. Sanno dire solo questo quelli che non hanno argomenti. E quelli a cui non frega assolutamente niente di quello che hai detto. Mettiamo anche questo “ah, ok” nel calderone dei rapper di Baggio. Ci salutiamo con Amaro Lucano. Capisco che il suo è stato solo uno sfogo. Ma se gli sfoghi aumentano si avrà una dermatite, in questo paese. In questo mondo. In questa vita.





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