sabato 21 gennaio 2023

Diario, gennaio 2023

 




Diario, gennaio 2023

Seduto al pc, la pagina bianca, senza sapere assolutamente cosa scriverò o di cosa scriverò. Radio Play Classica in sottofondo. Il mondo virtuale a volte può essere utile. Per queste cosette e per il mondo medico-scientifico. Tutto il resto è fuffa a buon mercato. Henry Miller diceva che la scrittura è una meravigliosa tortura. Ti siedi sul tuo altare, una tastiera, la sua era di una macchina da scrivere, e magari hai avuto una giornata non proprio per la quale e tu ti concedi questo privilegio. Pensi che la scrittura non scorrerà. E invece arriva sempre. Lo scrittore è come un prete, la macchina da scrivere il suo altare e Dio lo scrivere. Tutto il resto è fuffa. Leggo ogni tanto delle recensioni a degli scrittori che mi piacciono e sono negative. Questo mi spinge ancora di più ad andare avanti con questa follia. E mi fornisce un'opinione sul genere umano. Bukowski mi ha insegnato che le vere parole oscene non sono cazzo o merda ma uccidere e rubare. E quant'è pieno il mondo di persone che parlano pulito e uccidono e rubano. Senza essere Arsenio Lupin, ladri e gentiluomini, voglio dire. Kerouac mi ha insegnato che puoi scrivere come immagini di un film che non sarà uguale a nessun film mai visto. Descrizioni che implicano visioni sulle cose che si osservano che valgono mille film messi insieme. Per scrivere bene devi leggere buoni scrittori e vivere. Non ci vuole altro. I corsi di scrittura non servono a niente! Quelli che li tengono dovrebbero andare in miniera, starci per un po' e poi scriverci un libro su. Se riescono a farlo cercando di capire cos'hanno scritto, con il tremore delle mani di ore infinite di martello pneumatico. Flaubert scriveva i suoi libri creando le scene nelle stanze in alcune dimore. Mettendo le sedie in un certo modo, il tavolo in un certo modo e gli oggetti del tavolo in un altro modo. E non sapeva ancora se sarebbe stato letto. Il genio è la capacità di scrivere in modo semplice concetti molto complessi, ripeteva Bukowski. Io credo che il genio sia la capacità di scrivere non avendo nessuna aspettativa. Infatti io lavoro tutti i giorni e l'aspettativa non me la posso permettere. Anche perchè non è retribuita. Ma non crediate che mi senta un genio. Magari non sono neanche una brava persona. Molti scrittori non lo erano e non lo sono. Si può scrivere benissimo e sembrare buoni essendo persino dei serial killer. Si chiama tecnica, allenamento. Una volta un tizio dopo che avevo citato alcuni scrittori mi disse, ma non dici mai niente di tuo? Tutto quello che dico è mio, gli risposi. Le citazioni diventano di chi le usa. Tranne in chi le usa per sfoggiare. Ma non è il mio caso. Disse che lui amava la robotica e che se un robottino poteva fargli da assistente da vecchio, lo avrebbe preferito e qualsiasi umano. Io preferisco gli umani tutta la vita, con tutti i loro difetti e tutte le loro paturnie. Perchè ti costringono al confronto con loro. E ti rendono umile. Finite in una casa di riposo con qualcuno che vi pulisce il culo e parliamone, se non gli sarete grato. Nonostante lo debba fare per lavoro. Uno scrittore che ho conosciuto, Pinketts, uno di cui non si trova più niente in libreria, scriveva e leggeva nei bar. Diceva che aveva bisogno anche degli scocciatori e che alla fine il prodotto di quello che lui scriveva era anche il risultato dell'umanità che incontrava, mentre leggeva. Io da anni faccio la stessa cosa. Porto sempre un libro in tasca. Al lavoro, in pausa, mentre gli altri chiacchierano e io con loro. Eppure non perdo il filo. Ad esempio se Saramago scrive, al povero non dare, al ricco non dovere, al frate non promettere. Perfetta definizione del modo di fare e agire del potere. Date retta a me. Non pagate nessuno psicanalista. Leggetevi anche solo dieci minuti di un libro, tutti i giorni. Di un libro buono, però. Passerete dieci minuti ad ascoltare qualcuno cha ha qualcosa da dirvi. E riuscirete a trovarci sempre qualcosa di utile. Certo, anche nei libri brutti c'è del buono. Il fatto che vi fanno pensare a quanto poco rispetto ci sia per l'Amazzonia, per esempio. E rispondete sempre a chi vi chiede cosa state leggendo. Spiegateglielo. In qualsiasi modo glielo spiegherete sarà il miglior modo per spiegarglielo. Ecco, vedete. La scritture è venuta e qualcosa ho scritto o qualcuno ha scritto per me che batto sulla tastiera. Questo non lo saprò mai. E' uno dei misteri della scrittura. Un mistero della fede. Nella religione della scrittura. Chi l'avrebbe mai detto, ma si può essere preti anche senza essere preti. Buonanotte
















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