martedì 18 gennaio 2022

Gennaio 2022 , Diario

Di sera, quando torno dal lavoro, spesso guardo CSI. Poliziesco americano. Ne gradisco due serie, in particolare: Csi Miami, la serie con per protagonista assoluto David Caruso, nei panni del Tenente Horatio Caine e Csi-Scena del Crimine, con Gil Grissom ( l'attore è William Petersen), entomologo forense, studioso del comportamento degli insetti e amante delle buone letture filosofiche. Hotatio Caine-David Caruso è più scenico, la sua mimica è enfatica, le sue frasi slogan secchi omaggio alla giustizia e allo stile di vita americano, in definitiva, democratico, men che mai repubblicano. Gil Grissom, doppiato dal bravissimo Pannofino, lapidario, cinico, fatalista, taoista, in definitiva, realista...ma con qualche tracimazione nel romantico e nel poetico-in momenti di fragilità emozionale. Ebbene a volte questi signori possono allietarti la serata e rilassarti per un pò, dopo un'intensa giornata di lavoro. Quando Horatio inforca i suoi occhiali da sole, soddisfatto per aver reso giustizia a qualcuno o rassegnato per non esserci riuscito per fatalità o destino avverso e dice cose tipo." il rimorso ci tiene in vita" o quando Grissom conclude una puntata con frasi lapidarie come questa:" a volte la cosa più difficile da fare è non fare niente", hai la misura di come la filosofia e chi ha fatto studi umanistici siano molto più presenti ed essenziali nelle nostre vite di quanto pensino i paladini del due più due fa quattro e tutto il resto sono chiacchiere...see, vaglielo a dire.

Fumetti: in settimana ho letto "Bandera", storia a fumetti in cui Tex Willer incontra Zagor. Si realizza un sogno covato a lungo nella mia infanzia. Sono dovuto arrivare a 56 anni per coronare questo sogno. A pagina 14 dell'albo, in un riquadro, Lupo Grigio rimprovera Zagor di avere il cuore troppo tenero con i nemici appena sgominati, e lasciati scappare impunemente. "Cerco solo di fare giustizia senza diventare uguale a loro, Lupo Grigio", risponde Zagor. In un semplice riquadro con una semplice frase è racchiuso l'intero scibile del pensiero laico-democratico sulla giustizia. Sono semi gettati in una platea ormai completamente turlupinata dal potere della tecnologia e che non vede altro che pulsanti e applicazioni, senza più chiedersi niente su alcunchè. Tutti padri di famiglia che non vedono i propri figli leggere fumetti, dovrebbero preoccuparsi. I fumetti, quelli giusti, sono pillole di letteratura, antipasto dell'apprendimento.

La mattina mi alzo presto. E' una cosa che mi ricorda che sto invecchiando. Prima stentavo a farlo. I semplici gesti mattutini che implicano lo smanettare con la caffettiera, la tazza del latte e i fiocchi d'avena. I fiocchi d'avena sono un altro segnale. Però non è negativo. Più vai avanti con gli anni e più devi curarti. Non per diventare immortale o restare figo. Per stare bene. A proposito di stare bene, io di solito metto su radio 3. Una giornalista sta leggendo una lettera di Beppe Fenoglio, lo scrittore partigiano, come a lui sarebbe piaciuto essere ricordato, indirizzata a Margherita Fenoglio, sua figlia. Si commuove in diretta e cessa la lettura. Momenti di imbarazzo. Ma non vedere la scena la rende ancora più tragica e tenera e umana. Semplici gesti per la prima colazione e la radio ti fa entrare in altri mondi. Poi parte un pezzo di Duke Elligton e si apre un altro riquadro, nel caleidoscopio mentale. Neri che suonano e il grande Duca Nero al pianoforte. Quando esci fuori per prendere la macchina ed andare al lavoro, entri in un altro mondo. Gente in giro con la maschera chirurgica, alcuni con cani. I cani osservano i propri padroni. E ridono, perchè ora le museruole spettano a loro!

















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