giovedì 23 aprile 2020

Tecnoleso

Tecnoleso
Eccoci qui. C'è il Coronavirus in giro, ancora. Non possiamo mollare proprio ora. Anche se gli italiani ricordano la barzelletta del pazzo che scavalcando il novantanovesimo cancello dei cento verso la libertà, dice al suo compagno d'evasione: “sono così stanco che torno indietro”.
Ci si organizza per uscire il meno possibile. Uno dei supporti che dovrebbe aiutarti, in questo, è la tecnologia.
Un vecchio libro , “L'uomo a una dimensione”, di Marcuse sosteneva che la rivoluzione industriale ci avrebbe reso schiavi dei consumi. Stiamo parlando del 1964! Naturalmente aveva ragione. Oggi non sappiano rinunciare alla pastasciutta, che innesca un ciclo biochimico insulinico che crea dipendenza. Il colesterolo è alle porte. Ma ci sono I FARMACI! Altre spese. Farmaci per metabolizzare la pastasciutta e combattere il colesterolo. Ma i farmaci hanno effetti collaterali. Che problema c'è? Ci sono I PROBIOTICI, che fanno meno male (ma non costano meno)...e poi c'è il movimento fisico. Non la camminata in campagna. Troppa grazia. PALESTRA...sottotitolo, ABBONAMENTO IN PALESTRA. La palestra è quella catena di montaggio ludica dove devi fare la fila per usare la CHEST PRESS. O come diavolo si chiama. E nel frattempo devi bere un'ENERGIZZANTE. Sennò che FIGO sei? Mentre ti guardi allo specchio(sperando che qualcuna posi il tuo sguardo sulla tua muscolatura da copertina)...Tra parentesi, dove sono le palestre di una volta dove con solo panca e bilancieri si diventava campioni del mondo? Roccky Balboa contro Ivan Drago: tutta la vita BALBOA!
E I GUANTINI? Non vorrai mica che ti vengano i calli usando le macchine da palestra! Poi ti viene uno strappo perchè esageri: che problema c'è? C'è Voltaren. Altre spese. Ma ci vuole una dieta bilanciata ! (per i bilancieri). Ci vogliono CIBI BIOLOGICI! Quelli che costano di più. Ma hanno maggiori componenti nutritive! Ah, dimenticavo: e GLI INTEGRATORI? Mai più senza gli integratori. Dopo tre mesi sei più o meno quello di prima. Con un conto in banca in rosso e nessuna bellona che ti guarda attraverso lo specchio. Quando scopri che più che ai muscoli mira alla tua Credit Card, beh, sei già in protesto!
Ovviamente, dovendo restare a casa, ripeto, ci si attrezza per uscire il meno possibile. Provi a fare la spesa con la carta di credito. Macchè...i circuiti sono intasati, i supermercati non riescono ad evadere gli ordini. Vabbeh, c'è la Cassa Integrazione. L'anticipo. Ma lo devi richiedere. Apri il pc portatile (che fare tutte queste operazioni con lo smartphone ci si sente come King Kong che smanetta sul telefonino di Big Gim in cravatta), scarichi i moduli. Fotografi i documenti. Compili i moduli. Non li puoi compilare. Non hai il dato programma per la compilazione direttamente sul Pc. Cerchi di scaricarlo. Ma è A PAGAMENTO. Ma non mi dire. Paghi, lo scarichi. Non funziona. Due ore per attivarlo. Chiami il numero verde della Banca per un aiuto. Dopo un'ora risponde un'operatrice. Ma va, dice, lo compili a mano, poi lo scannerizza e ce lo invia. NON HO LO SCANNER. Scarichi il programma, dice. A PAGAMENTO. Quello gratis non funzionava, ovvio, ma che... ci provo pure?
Dopo 8 ore forse ho fatto e mando la mail di richiesta per l'anticipo sulla cassa integrazione. La tecnologia libererà l'uomo dagli affanni quotidiani. Ditemi chi lo ha detto che lo metto nella lista dei miei NEMICI! Più tardi devo pagare la rata del condominio. IDEA: bonifico da casa. Scarico l'applicazione della banca sullo smartphone. Ma, indovinate un po'? Ci vuole un PIN e gli unici che possono darti il PIN sono quelli della tua banca. Telefono alla banca. Dopo due giorni risponde qualcuno. Una voce dall'oltretomba. Si può venire in banca solo su appuntamento. Ok, dico. Tra tre giorni, dice. LA TECNOLOGIA LIBERERA' L'UOMO DAGLI AFFANNI QUOTIDIANI.
Esco , vado all'edicola. Compro la Repubblica. Trent'anni che leggo Repubblica. Sul cartaceo. Prendo in mano il giornale. Ne saggio la consistenza, il numero di pagine. CHE BELLA COSA. UNA COSA VIVA. L'ODORE DEL PETROLIO MI INEBRIA LE NARICI.
LA TENOLOGIA, A VOLTE, SPINGE L'UOMO A CAPIRE QUANT'E' BELLO ANDARSI A COMPRARE IL QUOTIDIANO.
Ecco, direi che suona meglio...

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