giovedì 23 aprile 2020

La filosofia dello spumante

La filosofia dello spumante
Sono anni che leggo di Buddhismo. Una filosofia interessante. Lo studio come filosofia, non come religione. Ognuno creda un po' a quel che vuole, a Dio, Allah, al Principe Pavone o a Paperon de Paperoni, vedete un po' voi. Purchè non mi si entri in casa a dire cosa fare o cosa non fare. Quello è affar mio e, come dice mio padre, poi me la vedrò io col Padreterno!
Insomma leggo un po' di buddhismo, la mattina, un po' di ginnastica cinese, prima di uscir di casa ed andare a lavorare. Mi direte a che serve la ginnastica cinese? Com'è? L'ho imparata su Youtube. E' una ginnastica senza fatica, movimenti lenti, come alla Moviola. Non lo so se mi fa bene o male, so solo che la faccio appena sveglio. Massimo 20 minuti. Sarà l'unica ginnastica che mi concedo per tutto il giorno. Diavolo, una delle cose che ho imparato in 50 e passa anni di vita è che fare la spesa, le pulizie, lavare la macchina, salire le scale al lavoro, dirigermi a piedi da casa alla mi auto, può bastare per tenerti in forma. Non capisco quelli che dopo essersi ammazzati di cose da fare vanno in palestra. Hanno i muscoli stressati!Non capisco molte cose dell'essere umano. E molte di queste cose le ho fatte stupidamente per anni. Il che non vuol dire che uno un giorno non possa ritrattare le cazzate che fa. Direi che è qualcosa che può assomilgiare a una qualche forma di intelligenza. Penso. Ho detto “cazzate”...non è molto Buddhista.
Uscendo di casa mi ripeto mentalmente il mantra: “ qualsiasi cosa succeda, non devi arrabbiarti”. Già. Ce la posso fare.
Uscendo di casa trovo la multa carpetatta dietro al tergicristallo posteriore della mia auto. Ho parcheggiato in una zona dove stamattina c'era il lavaggio strada. La sera prima ero stanco e distratto e non me ne sono accorto. Non dice forse il Buddhismo di prestare attenzione pedissequa a alle cose che fai mentre le fai nel presente? Che il passato ormai è passato, rimuginare non serve a nulla e il futuro non lo conosciamo? Perdersi nel passato e nel futuro ci fa perdere il presente. Ma la mente se ne va per conto suo. Specie dopo che hai trascorso una giornata in un negozio a progettare e vendere mobili. E ti sono capitati clienti esigenti. Tutti i clienti sono esigenti. Capiamoci. Nel nostro sistema di vita, basta entrare in un luogo con una qualche capacità di spesa che subito subentra la spocchia del cliente. Dentro di sé pensa che poiché si accinge ad acquistare automaticamente devi assecondarlo in tutte le sue richieste. Perchè ti paga lo stipendio. In altre parole, ancora deve spendere e già ti ha acquistato.
-Scusi, scusi, volevo acquistare quella cucina, ma mi hanno detto che il colore che volevo io non c'è. Me lo potete creare voi?
Una signora di una certa età, elegante, forse fa palestra tutti i giorni. Forse fa cure di bellezza. Direi che è ben truccata, di giustezza.
Io la osservo attentamente. Questa titubanza e la mancanza di immediatezza di risposta da parte mia, già la indispongono. Io comunque metto in pratica le mie letture
buddhiste e penso, devi essere gentile, devi avere pazienza, devi provare misericordia.
-Buongiorno...dico.
-No, dico, vorrei una cucina fucsia, perchè si intonerebbe alle mie pareti, quanto ci mettete a farmela?
-Buongiorno, ripeto. Ma lei non coglie la sfumatura della mancanza di saluto da parte sua. Poi dentro di me recito il mantra:”qualsiasi cosa succeda ,non devi arrabbiarti”.-Ecco, vede , Signora, noi purtoppo produciamo arredamenti standardizzati, per cui non siamo , al momento, in grado di soddisfare questa sua cortese richiesta, proseguo.
-E io come faccio adesso? Mi avete creato una difficoltà!
-Mi dispiace enormemente , Signora...provi a scegliere una cucina di un colore ugualmente abbinabile...ne abbiamo di diversi colori, sa...
-Noooooooooo, io la voglio fucsia e voi me la dovete fare!
“Qualsiasi cosa succeda , non devi arrabbiarti”, penso.
-Signora, se vuole la posso consigliare...
-Ma se non c'è FUCSIA che cosa cavolo mi vuol consigliare?
-Si faceva così, per gentilezza, Signora, magari scopre che ci possono essere altri colori ugualmente abbinabili...
-Noooo, la voglio FUCSIA...mi faccia parlare con un suo responsabile!
“Qualsiasi cosa succeda , non devi arrabbiarti”, penso. Però in circolo nel mio organismo hanno incominciato a circolare sostanze sconosciute, sostanze velenose, SOSTANZE TOSSICHE. E senza nemmeno i piaceri dello sballo.
Moltiplicate questo incontro per decine di incontri al giorno e vi risulterà la somma del mio stato d'animo. Voleva la cucina FUCSIA, sennò erano guai. Nel mondo ogni giorni muoiono milioni di bambini per fame, ma il suo problema era la cucina FUCSIA. E noi non l'avevamo. Ma io non mi devo arrabbiare. La rabbia è un veleno, fa male alla salute. Lo dice anche il buddhismo.
Poi torno a casa , a sera. Logicamente la mente è allo sbando. Non riesco molto a concentrarmi su quello che sto facendo e vivendo. La mente se ne va per conto suo. E' dotata di un suo pensiero. Il buddhismo spiega che bisogna educarla, allenarla.
Scendo dalla macchina, entro in casa. Il cane dei vicini sta abbaiando e si sente fastidiosamente. Vorrei togliermi gli abiti da lavoro, farmi la doccia e leggere qualcosa. Il cane abbaia in sottofondo. La vicina di casa esce e lo lascia solo in casa. Una volta mi ha detto che è un Beagle di quelli liberati dai laboratori di sperimentazione e che ha sofferto molto. In quanto a gestirlo senza che interferisca sul palazzo...non una parola.
Mi spoglio. Faccio la doccia. Bau, bau, bau, bau...un abbaiare secco , stridulo.
“Qualsiasi cosa succeda , non devi arrabbiarti”, penso.
Il cane ha abbaiato sino a notte inoltrata.
Penso a quella volta che la vicina di casa proprietaria del cane , suonò alla porta e dopo che le lebbi aperto, sorridendomi, mi disse-penso di farle cosa gradita...le ho portato dei tappi da mettere nelle orecchie!
-Lei conosce il Buddhismo?Le chiesi.
Lei, una signora bassina, un po' tozza, riccia, accento foggiano, alito di sigaretta, disse-no, sono Cattolica.
-Be', il Buddhismo dice che la rabbia può far ammalare fisicamente e seriamente una persona.
-Si metta i tappi, così non si ammala, disse.
Con ineusaribile lentezza chiusi la porta sulla sua faccia.
Il cane continua ad abbaiare. Mi vesto ed esco di casa a fare due passi. E' notte inoltrata. Ho parcheggiato l'auto distante da casa. Per via delle strade che devono essere lavate.Ogni giorno della settimana c'è una strada da lavare. Quindi si fa la roulette russa dei parcheggi. A piedi passo in una strada ai lati della quale ci sono villette con giardino. Un cane mi abbaia violentemente da dietro le inferriate di una di queste villette.
VAFFANCULO, urlo.
Il cane si acquieta. Sono sicuro che l'ha sentito dire tante di quelle volte che ora pensa che quello sia il suo nome.
Insomma che vi devo dire. Io ci provo a mettere in pratica la filosofia Buddhista. Provo a non arrabbiarmi. Ma si devono vedere le cose da un punto di vista troppo elevato. Troppo elevato persino per me.
Ognuno deve trovare la propria via. Il Buddhismo è una grande filosofia e non cesserò di studiarla. Ma, ripeto, ognuno deve trovare la propria filosofia. La mia filosofia è quella dello spumante: se lo agiti troppo, be', non ci sarà bisogno di forzare il tappo perchè se ne venga fuori ...

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